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Sicurezza: un approccio culturale

Pensare alle strategie per migliorare la sicurezza sul lavoro significa pensare alle modalità per prendersi cura delle proprie persone a tutto tondo. Se ne parla tanto dopo gli ultimi episodi di cronaca nella convinzione che questi accadimenti possano in qualche modo risvegliare il Paese su un tema critico, un problema che ha conseguenze insopportabili, oltre 1000 morti l’anno.


Sono convinta che il tema non sia semplicemente di natura economico-finanziaria, pochi investimenti in sicurezza per favorire i profitti, o sulla inadeguatezza normativa,  come si sottolinea in questo periodo. Credo che il cuore della questione sia proprio dare il corretto ‘valore’ al concetto di sicurezza, non solo in termini economici. Fino a quando daremo risposte frammentate, frutto di decisioni prese in singoli contesti senza avere un’unica visione olistica legata al tema della protezione e del benessere delle persone, il problema non si avvierà verso una soluzione definitiva. 


La sicurezza non è mai la risposta ad un singolo problema, è un approccio culturale, un tema che deve permeare la società entrando nelle scuole, informando le famiglie, responsabilizzando le aziende e impegnando le Istituzioni. La sicurezza, inoltre, è una materia in continua evoluzione, che vede studi e ricerche in tutto il mondo, che si basa su approcci scientifici e tecnologici che possono consentire di implementare sofisticati metodi utili a supportare le aziende che si impegnano a proteggere i propri collaboratori. E’ una materia viva, in continuo cambiamento, che si modifica e impara dall’esperienza, dall’evoluzione di contesto e di scenario oltre che da tutto ciò che accade e che, spesso, accade per la prima volta.


Gli infortuni sul lavoro si sviluppano soprattutto per problemi legati alle strutture, per la sottovalutazione del pericolo reale e per la carenza di controlli. Senza citare tutto quanto può accadere nei luoghi delle trasferte o nei tragitti casa-lavoro delle nostre città. Questo ci fa capire quanto effettivamente si possa fare per migliorare il sistema tutto e per implementare soluzioni che abbattano le morti bianche fino a sfiorare lo zero.


Quando riusciremo a intervenire con la formazione sulla percezione dei rischi, sulla cultura, sulle modalità di lavoro, sui tempi, i ritmi e i carichi, riusciremo davvero a concentrarci sul reale punto debole del sistema e potremo finalmente scrivere una nuova pagina che riporterà il significato di sicurezza al suo concetto originario di prendersi cura: mettere i lavoratori al centro di un approccio volto a tutelare la sicurezza fisica e il benessere psicologico, all’interno di sistemi sani, trasparenti ed evoluti, che possano garantire la crescita umana e professionale delle persone e delle aziende.

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